Mangiare a Scanno: ristorante La Porta

Ho trovato il ristorante La Porta cercando sul sito del Gambero Rosso un posto dove mangiare a Scanno, località dell’Abruzzo molto nota per il suo bellissimo lago. Il ristorante si trova in paese, anche questo grazioso e caratteristico; non a caso rientra tra I Borghi più Belli d’Italia. Vorrei premettere che, al contrario di quanto mi è capitato a volte di sentire da altre persone, il Gambero Rosso non promuove solo ristoranti stellati e costosi della banda Cracco e co., bensì anche posti piccoli che puntano veramente sulla semplicità e genuinità dei prodotti e del servizio. Il ristorante di cui parlo in questo post ne è secondo me una prova (e non l’unica).

Il locale in questione si trova in una stradina abbastanza nascosta, e si presenta sobrio già all’esterno così come all’interno. Unico vezzo dell’arredamento sono alcune foto d’epoca di Scanno attaccate alla parete, alcuni piatti artigianali, alcune bottiglie di vino, e una poesia scritta (da quello che ho sentito, non ne parlavano con me) dalla sorella di un’amica delle proprietarie. A gestire La Porta vi sono infatti due signore, Bice e Maria, sorelle, molto gentili e cordiali, che si sono preoccupate di sistemarci comodamente nonostante la nostra piccola volesse restare sul passeggino, anziché andare sul seggiolone, e il tavolo che ci avevano riservato fosse all’angolo.

l’interno del ristorante

Il menu, che è scritto anche su una lavagnetta all’esterno, da quanto ho letto su alcune recensioni cambia a seconda dei prodotti stagionali. Noi abbiamo iniziato con un antipasto di salumi, formaggi, tra cui una ricotta freschissima abbinata a una confettura di more, olive, pomodorini secchi e una morbida frittata con carciofi. Per primo abbiamo assaggiato taccunelle con funghi locali e chezzellitti (gnocchetti di acqua e farina) con le fuoje, ossia foglie di broccoletti; entrambe paste fatte a mano, io ho preso i chezzellitti, deliziosi, molto digeribili e con le foglie di verdura che avevano formato una salsetta e si scioglievano in bocca.

chezzellitti con le fuoje

Poi ho voluto azzardare, nonostante già pregustassi il dolce, e ho preso anche il secondo perché i nomi dei piatti, anche in tal caso, erano molto stuzzicanti. Ho optato per una braciola di maiale ricoperta da una fettina di pecorino e profumata da una rametto di rosmarino; anche qui felicissima della mia scelta, ho deliziato di ogni boccone, anche perché il pecorino in alcuni punti aveva fatto la crosticina ed era ancora più buono.

braciola al pecorino

Tra gli altri secondi avrei optato per esempio anche per trippa con patate o salsicce stufate con i fagioli. Infine il dolce, cui come detto, dati i precedenti non avrei mai rinunciato: abbiamo scelto torta con le noci, ossia un pan di spagna con noci ripieno di zabaione pastorizzato, e crostata di pesche; altro dolce che mi tentava molte era la torta di pane: una specie di parrozzo (un dolce tipico abruzzese) con noci e pezzi di cioccolato fondente.

torta con le noci

Insomma, consigliatissimo! Ne uscirete rotolando ma felici e soddisfatti!

Nella foto in evidenza: Scanno, foto di Gianfranco Vitolo su Flickr

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